Centenario Inter - Fenomenologia dell’interistaEurosport - ven, 07 mar 17:55:00 2008100 anni di Inter e 100 anni di tifosi interisti:una specie ricca di sfaccettature ma assolutamente inconfondibileMoratti, da Angelo a MassimoPeppino, il numero uno dei tifosi
Non nascondiamocelo, il tifoso interista è un po’ masochista. Vive l’incostanza della propria squadra in maniera viscerale, somatizzando il somatizzabile sino a un parossismo che ha pochi rivali nel mondo del calcio. Certo, l’animale nerazzurro persegue la vittoria ma tutto sommato è cosciente del gusto agrodolce di certe sconfitte che fanno male ma hanno anche una sfumatura affascinante.
Più perde e più diventa interista, più si attaglia ad una condizione di compiaciuta sofferenza. L’interista è bauscia per definizione, rigorosamente con la dieresi sulla lettera u. Bauscia vuol dire saliva in milanese ma anche e soprattutto fanfarone, sbruffone come indicano i dizionari. Il tifoso nerazzurro trova sempre un alibi, una giustificazione, un punto di vista che gli consenta di riconsiderare un autogol segnato, una partita storta, una stagione disastrosa. Per molti anni l’estate è stata la stagione più bella dell’interista, quella in cui sistematicamente era unanimemente riconosciuto come campione d’Italia, a volte anche d’Europa. Re del mercato in estate, l’ottimismo in qualche stagione non ha scollinato il mese di novembre.
Mantova, il 5 maggio e il Villarreal non hanno scalfito minimamente l’identità nerazzurra e l’impressione è che se passi forche caudine di quel genere con la fede intatta puoi sopportare qualsiasi cosa. Come per esempio la cessione ai cugini del centrocampista più forte del mondo, Andrea Pirlo, in cambio di quel "fenomeno" chiamato Guglielminpietro.
Quando è in apnea l’interista tira fuori il jolly, la carta dell’immacolata carta d’identità. "Mai stati in B" è il refrain che qualsiasi interista ha decantato almeno 100 volte nella vita. La considerazione immediatamente successiva è di tipo quasi filosofico: meglio vivere grandi picchi e grandi flop o è meglio vivere nella terra di mezzo? Disquisizione di lana caprina probabilmente ma è quasi inevitabile provare un sentimento di simpatia mista a compassione nei confronti del nerazzurro medio.
L’interista è in osmosi con la sua squadra, è deferenza allo stato puro nei confronti del tifo. In fondo come dice Severgnini: "L’Inter è una forma di allenamento alla vita. E’ un esercizio di gestione dell’ansia, e un corso di dolcissima malinconia".
Michele Gazzetti / Eurosport
giovedì 24 aprile 2008
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6 commenti:
Te la se presa priam con i trans e ora con gli interisti???
Perché ce l'hai con le categorie più deboli???
Perchè sono stufo ! NON NE POSSO PIU' DI QUESTA GENTE CHE DOVREBBE VIVERE AI MARGINI DELLA SOCIETA' ed invece si ostina a volerne far la parte protagonista ! BASTA !!
Ma chi scrive certe cazzate??secondo gli ultimi expo la vera "Prima" squadra di Milano sarà il Futsal 08 squadra formata da ex giocatori che hanno deciso di partecipare al difficilissimo campionato CSI veneto. Il nome infatti prende quale riferimento una squadra militante in questo campionato di cui questi ex giocatori sono rimasti basiti, incantati, (anche per il loro Blog) e che hanno deciso di affrontare per poter nuovamente provare il gusto delle grandi emozioni (F.Baresi: "ho voglia di sfidarli per sentire quel sapore che ho provato nella mia prima finale di champion"... Tra le file del Futsal08 ci saranno infatti quest'ultimo ex difensore milanista, M. Simone, Massaro, F. Baresi (anche qui due fratelli), R. Sousa, Zenga...e altri (sono in fase di provinatura)...
Mamma mia...oggi si che siamo in vena di cagate. Come potremo diventare la prima squadra di Milano se siamo a Treviso?????
Chi è sto anonimo??
Non so chi sia sto anonimo, però Simone mi sembra tu non abbia capito che il Futsal08 sarà una squadra nuova con sede in quel di Milano che si iscriverà al nostro campionato per sfidare il Futsal07
Ortca vatca è vero! Me sbadato che ho letto in fredta e male! Pardon...buona fordtuna alla nuova squadra di Milano quindi!
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