Una domenica speciale

Una domenica bestiale come recitava qualche anno fa Fabio Concato, quella di ieri è stata una domenica davvero esaltante. Il risveglio, come da programma, avrebbe dovuto essere il preambolo di una giornata da trascorrere al mare a godere della brezza marina e del Sole che generoso non avrebbe fatto mancare la sua presenza. Ma come molte volte accade, le speranze le attese, vengono disulluse dalla realtà: stanchezza !! La stanchezza di colei che tra non molti mesi diverrà madre, impediva, attardandosi a letto fino ad un orario scandaloso (7:40) che si potesse pensare di andare al mare ! Affranto per questo cambio di programma inaspettato, lascio ad Irene la conduzione della giornata, speranzoso di poter vivere nuove esperienze, sconosciute situazioni.

Ed ecco che il suo possente cervello si mette in moto, con un assordante rumore di pistoni impazziti, con relativo tritamento di metalli vari e la bocca, produce l'originale idea che il titanico meccanismo suo celebrale produce: andiamo in collina !!

L'abile organizzatrice si mette quindi in moto per i preparativi ed inforcate le infradito (!?!) , senza niente al seguito, comanda: andiamo !!! Lascio lei come conducente, che alla guida della fiammante seicento, sfrecciando per le vie del borgo si allontana da casa in direzione colline !! Il seguito è un imbarazzante susseguirsi di domande: dove vado? da che parte devo girare? Le mie risposte tandano ad arrivare incuriosito dalla sua verve creativa. Giunti in prossimità di Farra di Soligo imbocca una strada che sembra portare verso le rigogliose colline verdi ma in realtà la strada dopo una breve salita scende poco piàù avanti. Presa dallo scoramento, Irene inizia a sentire il peso della scelta ed il pianto viene interrotto solo dal cartello Combai che inevitabile indica l'arrivo in zona collinare sul serio ! Ma la gioia ha breve vita, allorquando la guidatrice inizia a lamentare spasmi addominali, preavviso di un senso di nausea che ne impedisce la continuazione alla guida. A quel punto siamo a Miane e mettendomi alla guida cerco un posto nascosto per favorire lo sbocco della nausea che in questi 4 mesi e poco più non ha mai lasciato tregua alla povera gestante. Imboccata una stradina poco più che sterrata in mezzo a vigne che si perdono a vista d'occhio, la povera Irene respira aria pura di collina e riesce a liberarsi del senso di nausea e non solo. Vista la mal parata non ci rimane che prendere una dolorosa scelta: torniamo a casa !! Scesi fino a Valdobbiadene iniziamo il rientro (ostacolato da migliaia di biciclette), non senza prima aver fatto tappa presso la presa 16 sul Montello dove un altro senso di nausea viene represso. Giunti a casa non ci rimane che stenderci a letto, aspettando qualche nuova idea che purtroppo non arriva.

Il sunto della domenica: siamo andati in collina ad espellere succhi gastrici !!

Speriamo che domenica prossima, allorquando saremo nelle Marche, potremo divertirci di più.