Bentornati gentili lettori quest'oggi alla consueta lettura del blog. Di che parliamo oggi? Del libro che sto leggendo e che mi appassiona sempre piu' altro non fosse per il fatto di essere una storia vera e dal fatto di raccontare di personaggi che hanno dato lustro al secolo passato: Ludwig Wittgentstein (un mito) e Karl Popper. Il libro si incentra sull'acerrima rivalita' fra i due "geni" che in un caldo pomeriggio del 1946 presso un'aula dell'universita' di Cambridge danno vita ad un episodio di assoluta acidita' (ci ho messo 5 minuti per decidere questo termine e forse non e' neanche esatto).
Prendo il via da questo libro per suggerirvi di fare una ricerca del primo personaggio di cui neanche io francamente fino a pochi anni fa conoscevo l'esistenza ma che adesso sto cercando di capire (anche se francamente non e' un compito facile). Suggerisci ad Adriano di cercare qualcosa su Wittgenstein Andrea. Poche idee vero oggi? Beh stimolate voi l'intelletto (non in tel leto).
Ah si...oggi e' l'ultimo del mese !
26 commenti:
Ludwig Wittgenstein (Vienna, 26 aprile 1889 – Cambridge, 29 aprile 1951) è stato un filosofo e matematico austriaco, autore di contributi di capitale importanza nella fondazione della logica e della filosofia del linguaggio.
I fondamenti e il quadro completo del suo pensiero sono esposti nell'unico libro da lui pubblicato in vita: il Tractatus logico-philosophicus, considerato una delle opere filosofiche più importanti del novecento. Le raccolte di appunti, le lezioni e i diari - che costituiscono tutto il resto della sua vastissima opera - sono state pubblicate solo dopo la sua morte.
Benché sia cresciuto a Vienna e abbia rivendicato per tutta la vita le proprie origini austriache, il nome di Wittgenstein viene legato al Trinity College di Cambridge, dove, dopo aver studiato con Bertrand Russell, ritorna nel 1928 per continuare le sue ricerche (in precedenza, durante la Prima guerra mondiale, aveva combattuto sul fronte italiano ed era stato imprigionato per qualche tempo a Cassino). I suoi primi scritti sono profondamente influenzati, anche se in maniera negativa, per demolirli, dai lavori sulla logica dello stesso Russell e dallo studio dell'opera del logico tedesco Gottlob Frege.
Appena pubblicato il Tractatus diventa punto di riferimento per il Circolo di Vienna cui il filosofo austriaco non ha mai aderito criticandone i fraintendimenti della sua opera da parte del positivismo logico. Sia i primi che gli ultimi lavori di Wittgenstein hanno influenzato, pur del tutto involontariamente dalla sua opera e dalla sua stessa persona, che per quello che poté ne prese sempre le assolute distanze, lo sviluppo della filosofia analitica, la filosofia del linguaggio, la filosofia della mente e la teoria dell'azione, la teoria dell'informazione, la cibernetica.
Si può considerare oggi, per la sua vita, per il suo pensiero e per l'approccio con cui li condusse, uno dei più anomali pensatori mai esistiti, ma la cui opera è fonte di continue ed essenziali scoperte quanto mai vive e presenti nella visione logica, linguistica, etica e filosofica attuale del mondo. La traversata aforistica della sua vita raccolta nei Pensieri diversi rimane forse una delle testimonianze più avvincenti del suo pensiero, tanto stringente e conciso quanto intenso.
In un primo momento Wittgenstein, convinto che il Tractatus avesse risolto definitivamente "tutti" i problemi della filosofia, abbandona l'attività speculativa diretta, intendendo, come dirà poi ad un suo studente, "voler continuare a pensare": dopo l'esperienza di cinque anni di guerra, in cui si compì la stesura finale del Tractatus come libro logico-etico, intendendo far derivare un'etica di importanza assoluta dalla logica del mondo, è insegnante in una scuola elementare, giardiniere in un monastero e, infine, architetto per la costruzione della nuova casa della sorella a Vienna (a cui oggi, seppur dopo innumerevoli devastazioni della sua struttura e forma originale, è riconosciuto lo status di monumento nazionale). Ritornerà esplicitamente alla filosofia dopo questo periodo di transizione solo nel 1929, spinto essenzialmente dall'idea di proseguire sulla strada del Tractatus, correggendone alcuni punti per renderli più tecnicamente efficienti. La sua idea di base infatti è di rendere la filosofia una tecnica come quella degli affari, egli dice, ovvero attuarne il metodo di chiarificatrice dell'esistente già postulato nella parte finale del Tractatus.
Dopo un periodo di ritorno a Cambridge, e di discussione con vari logici, tra cui spicca Ramsey, ma soprattutto grazie agli spunti forniti dalle chiacchierate con Piero Sraffa, un economista torinese antifascista e per questo ospitato a Cambridge, che poi sarà ricordato nella Prefazione delle Ricerche filosofiche, scrive, per l'ottenimento di una borsa di studio, una serie di appunti pubblicati postumi col titolo di Osservazioni filosofiche. In esse Wittgenstein compie il fondamentale passaggio, in sostanza l'unico reale cambiamento dal Tractatus, dalla considerazione di regole linguistiche, dei linguaggi ordinari, a cominciare da quello matematico, riducibili a regole logiche, cioè di un linguaggio logico, postulato nel Tractatus, comune a tutti i linguaggi, e pertanto perfetto, alla consapevolezza che esistono solo le regole linguistiche ordinarie, e che pertanto l'unica operazione possibile è soltanto il vederle e rendersene conto. Il progetto poi lo esemplificherà definitivamente nei Libri Blu e Marrone, due quaderni di appunti che egli scrisse per i suoi studenti in occasione di due corsi universitari tenuti a Cambridge. In essi si annuncia la scoperta dei giochi linguistici, poi il perno centrale di gran parte delle sue successive riflessioni. Le quali per la massima parte non sono altro che esperimenti mentali, figura che egli stesso introdusse e usò in maniera massiccia, ovvero esempi di situazioni possibili atte a mostrare il funzionamento di ciò che si intendeva far funzionare. Il cambiamento si definisce poi in quella che per certi versi è l'ultima opera di Wittgenstein, anche se, come tutte le altre, frutto di annotazioni e pensieri sparsi, in questo caso dal suo ritorno alla filosofia, fino al 1946, che egli voleva anche dare alle stampe ma che poi fu pubblicata ovviamente postuma, appunto le Ricerche filosofiche. In essa al progetto di una definizione del linguaggio ideale logico subentra definitivamente l'interesse per lo studio degli usi concreti e particolari della comunicazione umana.
Nelle Ricerche filosofiche, il linguaggio, come annunciato nel Libri Blu e Marrone, non è più inteso come il protocollo delle proposizioni elementari logicamente ordinate, ma un insieme di espressioni che svolgono funzioni diverse, nell'ambito di pratiche e regole discorsive differenti - Teoria dei giochi linguistici -. Sarebbe tuttavia un errore contrapporre le due opere, il Tractatus e le Ricerche, del filosofo austriaco come due mondi incomunicanti. Ciò che rimane costante è il fondamentale interesse dell'autore per il linguaggio, e la sua concezione della filosofia: essa continua ad essere intesa come attività di chiarificazione del linguaggio. E rimane soprattutto, nel "Tractatus" come nelle "Ricerche", la pregiudiziale antimetafisica: la metafisica sorge, secondo Wittgenstein, "quando il linguaggio fa vacanza". Per quanto riguarda l'etica, essa rimane una straordinaria parentesi esclusiva del Tractatus, e poi, sempre nella medesima concezione, in una famosa "Conferenza sull'etica" che egli tenne nel 1929 agli Eretici di Cambridge. Anche se da essa mai Wittgenstein prese le distanze o tentò di eliminarla, ma ribadendo anzi ad ogni occasione l'afflato etico-mistico, di straordinaria complessità, della sua filosofia, seppur necessariamente rilegandolo nel campo dell'indicibile, come nel Tractatus. Di particolare importanza, tra le sue opere tarde, sono il Della Certezza e le Osservazioni sulla filosofia della psicologia, nelle quali viene approfondita l'analisi del senso comune e degli schemi senso-motori che concorrono, a volte affiancandolo, il linguaggio, l'importanza del quale, giammai messa da parte, viene affiancata agli schemi percettivi ed interpretativi che la prassi lega nel concetto di vedere-come. In modo particolare inoltre sono da tener presente le sue "Osservazione sui fondamenti della matematica", in cui chiarisce compiutamente il suo punto di vista su questa disciplina e il ruolo che essa gioco nell'economia di tutta la sua opera teoretica.
Morì a Cambridge, stroncato da un colpo apoplettico, mentre si trovava a casa di un amico. Un istante prima di perdere conoscenza, sussurrò ai presenti la sua ultima frase: "Dite a tutti che ho avuto una vita meravigliosa".
Mamma mia....ma sai tutto su Wittgenstein, mi lasci basito !
Che bello...Lunedi mi potrai di sicuro chiarire alcuni aspetti del suo tractatus logico-philosophicus.
Grazie Nea
Sicuramente, però se nel frattempo vuoi approfondire da solo:
http://it.wikipedia.org
ah svelato l'arcano...ed io che credevo nella tua intelligenza sovrana...che illuso
No, quella è la mia classe calcistica (sovrana).
L'intelligenza latita a tutt'oggi..
Rivaldo Vitor Borba Ferreira
Grandeeee Rivaldo !
Sei invitato Andrea questa sera al tornel di texas hold'em ...per venire a Spresiano veniamo a prenderti noi. Fatta?
Se siete così gentili da passare a prendermi (e soprattutto riportarmi a casa...) come posso dire di no??
N.B. mi portate indietro anche se perdo tutto???
CALCIOMERCATO
13.59 - MARCHESE AL BARI
Il 24enne terzino sinistro del Futsal07, Vito Marchese, passa in prestito al Bari per sei mesi.
Hai controllato Andrea se e' lo stesso Marchese che abbiamo noi????? Mi sa di no (ma non sono sicuro), se non vado errato Vito ha piu' di 24 anni (ma non vorrei sbagliare).
Hai controllato Andrea se e' lo stesso Marchese che abbiamo noi????? Mi sa di no (ma non sono sicuro), se non vado errato Vito ha piu' di 24 anni (ma non vorrei sbagliare).
Ma guarda che segnano l'età che uno ha dentro...
It's ok!!
Ahhhh adesso ho capito come funziona...io ho 97 anni
Ricky
Piccola parentesi: per caso qualcuno ha un adattatore per joypad ps2 a usb?
No...dispiace
No.
A che cacchio serve?
...credo per giocare con la p`laystation, ma non ci scommetterei tantissimo..
Si, genio!
Ma l'attacco usb sul joypad non si spiega....
Spiegami invece bene per stasera..
Ciao
Questa sera d'obbligo lo smoking. Scarpe scure (abbinate a calzini scuri). Ci si trova per le 20.47/20.48 si iniziera´a giocare poco dopo verso le 21.12/21.12. Torneo texas hold'em. Altro ancora non so. Per il passaggio adesso ci mettiamo d'accordo e qualcuno di sicuro verra´a raccoglierti.
ops 21.12/21.13
Ciao ciccini..
da qualche giorno latito ma volevo farvi un piccolo saluto.
Come va?
Sono contenta di sentirvi più rilassati e in armonia..forse qualche defezione alla fin fine è servita per far si che il gruppo trovasse il suo equilibrio.
Domani arriva Lui sprovvisto di macchina per cui mi toccherà essere il suo chauffeur.. come del resto sta capitando anche a voi da quel che so.. grazie anche da parte mia.
So che stasera vi dovreste vedere... m'raccumand.. fate nen i furbi,ne? Un po' di piemontese ci stava bene in questo covo di veneti. Divertitevi e pensate alle vostre consorti( che sicuramente si divertiranno anche in vostra asenza grazie alle premure del giardiniere.... :P ).
Domani noi si va al cinema con amici per vedere: "Scusa se ti chiamo amore". Io sono molto felice e tu penserai.. figurati se Andrea è contento... E invece si! Lui ha letto pure il libro.. Per cui la mia vendetta cinematografica,non si può ancora attuare..
Vi bacio e vi auguro buona serata.
A Rivaldo !´...la furbizia !...dovevi dire che del film non ti interessava nulla e ci andavi solo per farle un piacere !! Cosi eri apposto ed Ilaria contenta per una vendetta (in realta´non consumata).
Comunque Ilaria abbiamo noi in affidamento il tuo bel Rivaldino ormai 3 sere la settimana e lo facciamo scorazzare ovunque facendogli vedere anche le bellezze di questa nostra Italia.
Chi non ha il giardino puo' stare tranquillo?
No.. c'è anche l'idraulico,il ragazzo che consegna le pizze,l'elettricista... ci sono molte opzioni,caro il mio fedigrafo che lasci Irene a casa da sola quando sta male... Verguenza!
Io cmq vi ringrazio molto per il fatto che andiate a prendere e riportiate a casa mon amour.. E' solo che qundo guido mi rompe. Deve dirmi le strade da fare (nella mia città),come devo guidare,dove devo parcheggiare... Come se io non guidassi mai a torino... E'uno stress.
Ma va beh,tanto è così e me lo tengo. E se non vuole rimanere a piedi,si deve accontentare della sottoscritta.
Baci baci.
Ma basta chiamarvi con sti nomi strani che faccio fatica a capire chi siete..Uffaaaaaaaaaaaaaa:
Ma io sono sincero.
E sinceramente ti informo dell'informalità del mio abbigliamento serale..
Vabbe...vieni anche in tuta, l'importante e' che perdi.
La mia donna la chiudo dentro in casa cosi non ho da temere. !!!
Vediamo..
Di solito ho culo...
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