NON CI SON PIÙ I DICIOTTENNI DI UNA VOLTA
Non ci son più i diciottenni di una volta: nella casa di fianco alla mia da alcune ore sta andando in onda una festicciola piuttosto affollata ma silenziosa, con musica anni ottanta (anni ottanta, ragazzi miei, ma come siete conciati?) a basso volume e solo qualche urletto ogni tanto, pure un po' sforzato, come dire ohè siamo giovani e un pochino ci stiamo divertendo pure noi. Ai condomini pensionati del piano di sotto, questi adolescenti fanno tanta pena che non hanno neppure pensato di battere il soffitto con la scopa o di chiamare la polizia per spaventarli.
E' una vergogna. Ai miei tempi queste cose non accadevano. Modestamente, il suono era fragoroso e ben udibile in tutto lo stabile grazie all'artifizio degli amplificatori piazzati contro i muri. La gente vomitava dalla finestra, e i carabinieri arrivavano quasi subito minacciando di evacuare l'appartamento con i lacrimogeni. Ricordo che una sera per resistere all'assedio di agenti e vicini inferociti in vestaglia, cominciammo a lanciare gli avanzi della grigliata dal terrazzo.
Questi qui della nuova generazione del 2009 invece ce la mettono tutta. ma non c'è niente da fare. Verso le dieci al colmo della disperazione hanno tentato un karaoke di discomusic revival (diomio che tristezza: avete diciott'anni, avete) ma la performance è stata sospesa dopo pochi minuti per autotimore di eccessivo baccano.
Per le scale e sotto il portone, nessun cadavere, nessun sciame di sgallettate che ridono, nessun vociare di chiacchiere ad alta voce. Così ti passa pure la voglia di gettargli in testa la secchiata d'acqua, o di aspettare l'indomani per tagliar le gomme alla macchina del padre del festeggiato in segno di protesta.
Ragazzi, forza, non deludeteci: un po' di grinta perdìo! Altrimenti ci tocca andare a dormire.
Non ci son più i diciottenni di una volta: nella casa di fianco alla mia da alcune ore sta andando in onda una festicciola piuttosto affollata ma silenziosa, con musica anni ottanta (anni ottanta, ragazzi miei, ma come siete conciati?) a basso volume e solo qualche urletto ogni tanto, pure un po' sforzato, come dire ohè siamo giovani e un pochino ci stiamo divertendo pure noi. Ai condomini pensionati del piano di sotto, questi adolescenti fanno tanta pena che non hanno neppure pensato di battere il soffitto con la scopa o di chiamare la polizia per spaventarli.
E' una vergogna. Ai miei tempi queste cose non accadevano. Modestamente, il suono era fragoroso e ben udibile in tutto lo stabile grazie all'artifizio degli amplificatori piazzati contro i muri. La gente vomitava dalla finestra, e i carabinieri arrivavano quasi subito minacciando di evacuare l'appartamento con i lacrimogeni. Ricordo che una sera per resistere all'assedio di agenti e vicini inferociti in vestaglia, cominciammo a lanciare gli avanzi della grigliata dal terrazzo.
Questi qui della nuova generazione del 2009 invece ce la mettono tutta. ma non c'è niente da fare. Verso le dieci al colmo della disperazione hanno tentato un karaoke di discomusic revival (diomio che tristezza: avete diciott'anni, avete) ma la performance è stata sospesa dopo pochi minuti per autotimore di eccessivo baccano.
Per le scale e sotto il portone, nessun cadavere, nessun sciame di sgallettate che ridono, nessun vociare di chiacchiere ad alta voce. Così ti passa pure la voglia di gettargli in testa la secchiata d'acqua, o di aspettare l'indomani per tagliar le gomme alla macchina del padre del festeggiato in segno di protesta.
Ragazzi, forza, non deludeteci: un po' di grinta perdìo! Altrimenti ci tocca andare a dormire.
6 commenti:
Stronzi !!
Non ci saranno più i 18enni ma ci sono i 37enni, che sono due volte 18enni più 1 !!!!
Oppure sono la radice quadrata dei 1369enni...
Ah ah ahhhh, proprio simpatico !!
Ricky, ci sei stasera???
oh oh...
Non siamo in 10?
E invece si, siamo anche troppi questa sera perbacco !!
Balla grande come una casa !
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