mercoledì 25 novembre 2009

I romanzi non sono tutti uguali

I ROMANZI NON SON MICA TUTTI UGUALI
Ad esempio, vi sono romanzi in lettura che si vorrebbe non finissero mai - e quando finiscono, dispiace.

Lettore - O porca miseria, sei finito.
Libro - Mi scuso ma davvero non ho più nulla da dire.
- Sicuro? Non potresti continuare ancora un pochino?
- E no. Arrivederci, tante belle cose.
- Peccato. Addio, sarà difficile sostituirti.
- Dai chiudimi sennò mi commuovo anch'io.

***

O romanzi che invece si vorrebbero finissero al più presto possibile: si contano le pagine mancanti, e son sempre troppe, pare quasi che crescano.
- E ma che palle!!!
- Ce l'hai con me?
- Ma sì, forza! Sbrigati a finire! Quanto ti manca?
- Hai voglia: ne ho ancora per trecento pagine almeno.
- Occazzo...
- Trecentoventisette, per la precisione.

***

Romanzi che non riescono proprio a finire, e allora li si lascia lì, a metà, o all'inizio.

- Senti, io ce l'ho messa tutta, lo giuro. Basta.
- Di già?
- Non ne posso più di te. Basta.
- Aspetta, aspetta, ora sono un po' stanco ma il prossimo capitolo è meraviglioso.
- No no, non mi fido. Io ti mollo qua.
- Ti prego, resisti! Credimi: cambierò!
- Ciao ciccio, domani te ne torni alla bancarella dell'usato da cui vieni. Il che doveva insospettirmi.
- Un ultimo paragrafo ancora! Solo uno!

***

Romanzi che si fatica ad iniziare: manca la comprensione. E quindi ci si separa subito, ma senza rancori.

- Posso interromperla un attimo?
- Dica, caro lettore, dica pure.
- Perdoni se oso, signor libro, ma avrei un appunto da porle.
- In fretta, o fruitore, altrimenti perdo il filo.
- Insomma, io proprio non la capisco, ecco. Non la seguo
- Ohibò, non si sarà spaventato per la citazione in francese medievale senza traduzione e in corsivo di 8 righe scritte in piccolo a metà capitolo II?
- Per carità, quella l'ho saltata a piè pari.
- Orbene? Cos'altro? La trama? Il periodare? L'eloquio?
- Boh.
- Forse lei è poco intelligente. O io lo sono troppo.
- Può darsi.
- Magari ci proviamo un'altra volta, che so, fra diec'anni?

***

Romanzi brutti: non c'è manco bisogno di aprirli, né di comprarli. Si vede subito che son orribili: dal titolo, dalla copertina, dal nome dell'autore. E allora non si comincia nemmeno. Ci si ignora vicendevolmente.

- Madonnamia, tu devi essere proprio brutto.
- Ha parlato il fotomodello. Eppoi non vedi? C'è la fila per me.
- Neanche con la canna da pesca, ti toccherei.
- Aria, aria, che c'ho da lavorare: devo vendere, io.

***

Romanzi belli, celebrati, magnifici. E quindi irraggiungibili.

- Sei splendido, lo dicono tutti.
- Lo so. Prendimi e sarò tuo.
- Non risulterai troppo impegnativo?
- Ma va là.
- Meglio di no: preferisco continuare ad immaginarti bellissimo.
- Immaginarmi? E non mi sfiori neppure?
- No. Nell'intimità potresti deludermi.

3 commenti:

supergiovane ha detto...

Bello vivace il blog oggi

el cobra ha detto...

...come ogni giorno supergiovane...i miei compagni di squadra sotto questo punto di vista sanno dare grandi soddisfazioni !!

NON PERVENUTI !

Anonimo ha detto...

I want not agree on it. I think warm-hearted post. Particularly the title-deed attracted me to be familiar with the intact story.