I ROMANZI NON SON MICA TUTTI UGUALI
Ad esempio, vi sono romanzi in lettura che si vorrebbe non finissero mai - e quando finiscono, dispiace.
Lettore - O porca miseria, sei finito.
Libro - Mi scuso ma davvero non ho più nulla da dire.
- Sicuro? Non potresti continuare ancora un pochino?
- E no. Arrivederci, tante belle cose.
- Peccato. Addio, sarà difficile sostituirti.
- Dai chiudimi sennò mi commuovo anch'io.
***
O romanzi che invece si vorrebbero finissero al più presto possibile: si contano le pagine mancanti, e son sempre troppe, pare quasi che crescano.
- E ma che palle!!!
- Ce l'hai con me?
- Ma sì, forza! Sbrigati a finire! Quanto ti manca?
- Hai voglia: ne ho ancora per trecento pagine almeno.
- Occazzo...
- Trecentoventisette, per la precisione.
***
Romanzi che non riescono proprio a finire, e allora li si lascia lì, a metà, o all'inizio.
- Senti, io ce l'ho messa tutta, lo giuro. Basta.
- Di già?
- Non ne posso più di te. Basta.
- Aspetta, aspetta, ora sono un po' stanco ma il prossimo capitolo è meraviglioso.
- No no, non mi fido. Io ti mollo qua.
- Ti prego, resisti! Credimi: cambierò!
- Ciao ciccio, domani te ne torni alla bancarella dell'usato da cui vieni. Il che doveva insospettirmi.
- Un ultimo paragrafo ancora! Solo uno!
***
Romanzi che si fatica ad iniziare: manca la comprensione. E quindi ci si separa subito, ma senza rancori.
- Posso interromperla un attimo?
- Dica, caro lettore, dica pure.
- Perdoni se oso, signor libro, ma avrei un appunto da porle.
- In fretta, o fruitore, altrimenti perdo il filo.
- Insomma, io proprio non la capisco, ecco. Non la seguo
- Ohibò, non si sarà spaventato per la citazione in francese medievale senza traduzione e in corsivo di 8 righe scritte in piccolo a metà capitolo II?
- Per carità, quella l'ho saltata a piè pari.
- Orbene? Cos'altro? La trama? Il periodare? L'eloquio?
- Boh.
- Forse lei è poco intelligente. O io lo sono troppo.
- Può darsi.
- Magari ci proviamo un'altra volta, che so, fra diec'anni?
***
Romanzi brutti: non c'è manco bisogno di aprirli, né di comprarli. Si vede subito che son orribili: dal titolo, dalla copertina, dal nome dell'autore. E allora non si comincia nemmeno. Ci si ignora vicendevolmente.
- Madonnamia, tu devi essere proprio brutto.
- Ha parlato il fotomodello. Eppoi non vedi? C'è la fila per me.
- Neanche con la canna da pesca, ti toccherei.
- Aria, aria, che c'ho da lavorare: devo vendere, io.
***
Romanzi belli, celebrati, magnifici. E quindi irraggiungibili.
- Sei splendido, lo dicono tutti.
- Lo so. Prendimi e sarò tuo.
- Non risulterai troppo impegnativo?
- Ma va là.
- Meglio di no: preferisco continuare ad immaginarti bellissimo.
- Immaginarmi? E non mi sfiori neppure?
- No. Nell'intimità potresti deludermi.
mercoledì 25 novembre 2009
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3 commenti:
Bello vivace il blog oggi
...come ogni giorno supergiovane...i miei compagni di squadra sotto questo punto di vista sanno dare grandi soddisfazioni !!
NON PERVENUTI !
I want not agree on it. I think warm-hearted post. Particularly the title-deed attracted me to be familiar with the intact story.
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