mercoledì 18 novembre 2009

cip cip

Mattina di una bella giornata di sole: ero alla finestra quando un passerotto mi è volato sulla mano. Stava lì, sul palmo, e non aveva paura. Che tenerezza. Ho pensato di accarezzarlo, per comunicargli in qualche modo quanto gradissi la confidenza che si stava prendendo.

“Come stai piccolino? Hai freddo? Vuoi che ti porti un piatto di briciole di pane raffermo per cibarti?”

Cip cip, mi ha risposto. Che amore. Poi però, all'improvviso, lui ha girato le orbite degli occhi all'indietro, ha rizzato le penne come un istrice e mi ha beccato forte sul viso – ferendomi; poi ha tirato su col naso e mi ha sputato addosso un liquido viola e filamentoso. Oddio, ma che succede? Colto di sorpresa, non so come reagire: il passeriforme mi entra in casa e comincia a cacare guano nero ovunque, e in quantità stranamente copiosa.- Ehi uccellaccio ma cosa stai facendo????- Ah ah cip cip 'sta cippa!- Ma parli pure?- Ho l'aviaria, coglione

2 commenti:

supergiovane ha detto...

e fortuna che non era un uccello padulo, perchè quel tipo di esemplare vola a strane altezze....

cobra ha detto...

...l'uccello padulo?? Credo sia un esemplare da coccolare !